Progetto finanziato da Regione Lombardia per: «Promuovere sistemi alimentari e consumi più sostenibili, ridurre gli sprechi alimentari, favorire l’accesso al cibo di tutti i cittadini»
Questi gli obiettivi intorno ai quali Regione Lombardia ha chiamato a impegnarsi associazioni e imprese del territorio mediante il bando “Diritto al cibo”. Ed è in questo contesto che si inerisce Tempo di Recupero, un’iniziativa volta a recuperare all’alimentazione umana prodotti agricoli che per i motivi più diversi (eccedenze di produzione, aspetto/dimensioni non consoni al mercato) finiscono nell’immondizia, invece che nel piatto.
Il progetto, portato avanti da tre enti del Terzo settore (Cooperativa sociale Famiglia Ottolini, Associazione Gli orti sociali di Voghera, Cooperativa Cambiamo onlus) ha tre obiettivi:
Per quanto concerne il primo punto, il recupero, è cruciale la sensibilizzazione di produttori e aziende agricole che aderiscano al progetto. Costoro dovranno dare la loro disponibilità a far ritirare gli “scarti” (frutta e verdura). La raccolta sarà realizzata dal personale di progetto che, munito di pulmino refrigerato, due-tre volte la settimana si recherà nei campi per raccogliere gli invenduti commestibili. La raccolta coinvolgerà anche i mercati di Campagna Amica.
Frutta e verdura così recuperata sarà immagazzinata in un centro di raccolta situato a Voghera, da cui partirà la fase di distribuzione agli enti del Terzo settore e ai cittadini individuati dalle istituzioni locali. Questa fase permetterà da un lato di ridurre lo spreco alimentare e dall’altro di favorire l’integrazione all’interno del tessuto sociale degli ospiti (minori stranieri non accompagnati e minori e giovani adulti sottoposti a procedimenti dell’autorità giudiziaria) che fanno capo alla Comunità educativa Mulino di Suardi (gestita dalla Cooperativa Famiglia Ottolini), a cui verrà affidato un ruolo attivo nell’opera di distribuzione. Parte del raccolto sarà anche utilizzata all’interno del laboratorio di trasformazione dei prodotti della Comunità per la formazione dei ragazzi e per avviare una parallela distribuzione di prodotti trasformati.
Secondo i termini del bando, Tempo di Recupero si chiuderà a fine dicembre 2020. E’ del tutto evidente perciò come il valore di questo progetto stia soprattutto nel dimostrare, nella pratica, la fattibilità di un modello di produzione, distribuzione e consumo dei prodotti agricoli assolutamente alternativo a quello attuale e centrato su due pilastri: la sostenibilità ambientale e quella economica. Ed è quindi chiaro come sia importante che questo approccio possa prolungarsi nel tempo, diventare stabile e irradiarsi in un numero sempre più ampio di realtà.