Alcuni mesi fa, con grande entusiasmo da parte del pubblico e dei partner coinvolti, è iniziato il progetto “Apicoltura per il reinserimento sociale’’, ideato da Anna Bruni Agnes, Presidente della Commissione Distrettuale del Carcere, Misure Alternative, Reati e Giustizia. La proposta, accolta dalla Casa Circondariale di Voghera nella figura del Direttore Dott. Davide Pisapia, mira a unire uomo e natura, offrendo una possibilità concreta di riscatto: formare i partecipanti per avviare una startup capace di cambiare la loro vita.
Il progetto, realizzato con il supporto del Distretto Rotary 2050, del Rotary Club Gruppo Longobardo (capofila Rotary Club Valle Staffora), e di altri partner come UEPE Pavia, API Lombardia, e la Cooperativa 381 Onlus Orti Sociali (rappresentata da Moreno Baggini e Sara Fasani), si svolge presso gli Orti Sociali di Voghera.
A sei mesi dalla partenza, il Dott. Marco Cavanna, responsabile del progetto, ha tracciato un bilancio positivo:
“Il progetto è stato accolto con entusiasmo da me e dai ragazzi coinvolti. Siamo passati da quattro a sei casette di api, con circa 200.000 api. Dopo aver preparato le api per l’inverno, ci siamo confrontati sulle esperienze e le emozioni di questi mesi.”
Il Dott. Cavanna, apicoltore e psicologo rieducativo, ha voluto creare un’esperienza unica per i partecipanti:
“Ho fatto sperimentare il contatto diretto con le api, tagliando un guanto protettivo per avvicinare la mano. Questo ha permesso ai volontari di entrare in sintonia con le api, comprendendone i comportamenti e superando paure. Due di loro sono stati particolarmente entusiasti.”
L’ideatrice Anna Bruni Agnes ha dichiarato:
“Il nostro obiettivo è permettere a chi ha avuto difficoltà in passato di intraprendere un percorso imprenditoriale, offrendo loro una luce in fondo al tunnel.”
Il Direttore della Casa Circondariale, Dott. Davide Pisapia, ha sottolineato:
“La rieducazione è un processo dinamico che passa attraverso la ricostruzione della persona. Questo progetto rappresenta una concreta opportunità di cambiamento.”
Grazie agli Orti Sociali di Voghera, il progetto ha completato il primo step e guarda al futuro. La prossima fase prevede la produzione di miele da presentare ai partner, per poi avviare la vendita nei mercati di Campagna Amica di Coldiretti e in botteghe alimentari sensibili all’iniziativa. Questo garantirà la sostenibilità del progetto, supportata dalla Cooperativa 381 Onlus.
Alcuni partecipanti hanno già manifestato idee innovative, come la produzione di “miele al peperoncino’’ o di propoli, dimostrando creatività e intraprendenza.
L’iniziativa ha dimostrato che un progetto ben organizzato può portare a risultati concreti in breve tempo, diventando un modello per programmi simili su scala nazionale.